Pasqua 2021…per la seconda volta festeggiamo questa festa primaverile così importante sotto la pandemia del Covid-19. Dove molti magari si aspettavano che il virus non sarebbe sparito così facilmente, per tanti è un momento inaspettatamente ancora più complicato nella consapevolezza di passare “un’altra festa” in casa, magari da soli, magari con la famiglia, magari con le persone desiderate, ma magari no…perché impossibile. Il famoso detto “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”, come buona abitudine non può più esistere, perché la normalità a cui in tanti eravamo abituati non c’è più. Ecco quindi una riflessione psicologica puramente soggettiva sulla festa di Pasqua.
La Pasqua è una festa Cristiana e celebra la risurrezione di Gesù avvenuta, nel terzo giorno dalla sua morte in croce, come narrato nei Vangeli. La data della Pasqua varia di anno in anno secondo i cicli lunari.
Per il Cristianesimo l’evento è il principio e fondamento della fede, ricordato annualmente nella Pasqua e settimanalmente nella domenica. La Pasqua cristiana presenta importanti legami, ma anche significative differenze, con la Pasqua ebraica

Il cioccolato a Pasqua
Come tutte le feste anche a Pasqua ci sono certe tradizioni culturali e culinari, spesso interpretate anche come prodotti commercializzati e che “un tempo non c’erano o non si facevano”. In realtà come la festa della donna, della mamma, del papà e anche San Valentino sono tutte celebrazioni con una storia vera e propria, anche il simbolo dell’uovo e la sua usanza deriva da una tradizione che risale dai tempi antichi dove l’uovo vero decorato deriva dal Medioevo.
Nel XX secolo ma con prototipi torinesi risalenti al Settecento, è invalsa la moda dell’uovo di cioccolata arricchito al suo interno da un piccolo dono (quindi ancora prima del famoso Uova Kinder). Se fino a qualche decennio fa la preparazione delle classiche uova di cioccolato era per lo più affidata a maestri artigiani, oggi l’uovo di Pasqua è un prodotto diffuso soprattutto in chiave commerciale.
Il coniglietto pasquale
Si narra che il simbolo del coniglio e della lepre nasca dai riti pre-cristiani sulla fertilità che vedevano in essi, in quanto animali molto fertili, i simboli del rinnovamento della vita che coincideva con l’inizio della stagione primaverile.
La Pasqua 2021 Psicologicamente parlando
Tutte le persone in qualche modo hanno a che fare con la festa di Pasqua, semplicemente perché si ha un giorno libero, perché lavora a Pasqua dove altri sono a casa. C’è chi festeggia in modo tradizionale, chi coglie l’occasione di riposarsi un attimo di più. Ma qualche restrizione forse ce la sentiamo addosso tutti un po’ quest’anno durante questa festa in Italia.
Quando pensiamo di perdere il controllo come persone soffriamo molto. Il non poter decidere liberamente quello che vogliamo fare quest’anno diventa quindi una sofferenza. Non poter fare quello che si vuole è difficile da accettare e anche se sembra un problema banale di non essere contenti di dover passare “un altro giorno dentro in casa o nel giardino o sul terrazzo di casa”, non è così evidente che si riesca ad avere uno spirito di festa o di allegria.

Le abitudini come abbiamo detto non possono più esistere come prima (almeno per quest’anno). Bisogna cogliere quindi forse il momento e fare qualcosa di diverso, proprio perché non si può fare quello che era per noi normale. Sicuramente chi, in questo momento, è sano ha già un ottimo motivo di godersi questo momento all’inizio della primavera. La consapevolezza che c’è sempre chi sta peggio dovrebbe aiutarci a rendere la giornata più leggera almeno in una giornata di festa.
C’è chi si attiene alle regole, c’è chi non..C’è chi non può viaggiare ne in Italia ne all’estero per andare a trovare i propri cari, la propria famiglia e i propri amici dove altri possono andare a trovare i propri familiari senza nessun problema…chi può che se ne rende conto. C’è chi è soli in casa e un’altra volta anche a Pasqua! Sicuramente in questi casi se ci rendiamo conto che ci sono persone in difficoltà possiamo cercare di fare magari qualcosa per aiutare l’altro, che sicuramente fa stare sempre bene.
Il periodo del poter fare quello che “si vuole” è finito per tante persone, da un bel po’. Quindi bisogna trovare altri sistemi di comunicazione e di stare insieme con i propri cari, anche questa festa. Magari organizzare delle videochiamate pasquali, dei buffet virtuali condivisi con tanto di cioccolato, degli aperitivi in tema di Pasqua. Ci si può reinventare tante cose per rendere questa Pasqua unica e speciale proprio perché siamo in una pandemia di cui parleremo ancora per anni e anni. Proviamo tutti a dare una svolta dove è possibile, pensiamo a chi è malato o chi ha perso qualcuno, a chi deve lavorare e chi non può lavorare. Siamo grati per quello che abbiamo e godiamoci lo spettacolo della natura e i suoi colori primaverili e sogniamo a occhi aperti in modo che passiamo il tempo nel modo più positivo possibile, sperando che sia per tutti l’ultima Pasqua in queste circostanze. Fare uno sforzo di stringere ancora più i denti, essendo ancora più resilienti, perché questo periodo finirà e ne usciremo nel bene e nel male, ne usciremo. Guardiamoci davvero dentro e riconosciamo quello che c’è e accettiamo quello che non c’è, e aiutiamo il prossimo sempre e comunque. A Pasqua Puoi…

Buona Pasqua 2021!